Fin dagli anni ’90, decade alla quale guardiamo con grande nostalgia, abbiamo seguito il calcio in maniera quasi ossessiva. Era una vita fatta di VHS dei “100 migliori goal della storia”, dell’almanacco Panini a settembre, dell’album Calciatori a fine novembre, dei musei di calcio in giro per il mondo, dei viaggi su per giù per l’Italia per guardare il ritiro a Cascia della Fiorentina di Batistuta ed Effenberg oppure a Villarperosa per vedere la Juventus di Del Piero e Paulo Sousa.
Ogni domenica allo stadio e mensilmente una volta in trasferta. Questo sotto qualsiasi cielo, quello nero e carico di pioggia o quello scottante e afoso dei primi di agosto. Sempre calcio, a tutte le ore e in tutte le salse. Per anni, decenni..